Avere a che fare con persone instabili: come agire e reagire

Avere a che fare con persone instabili: come agire e reagire

Sono intorno a noi, spesso fanno parte addirittura della nostra quotidianità e, a volte, possono renderci la vita davvero complicata. Il segreto sta nel non farsi risucchiare.

Prima di affrontare il tema centrale di questo articolo, ovvero come trattare con le persone instabili, è doveroso fare una premessa.

Nessuno di noi ha un umore costantemente stabile: è del tutto normale e naturale che vi siano delle oscillazioni capaci di fare emergere tonalità diverse del nostro stato d’animo e che possono essere causate da eventi specifici, fattori biologici ed anche ormonali.

La cosa importante è che tali oscillazioni non abbiano una durata, una intensità e una frequenza tali da compromettere il nostro funzionamento e la nostra quotidianità.

Ad esempio, vi è mai capitato di essere talmente stanchi o talmente provati da qualcosa da “lasciare andare” il vostro Io dominante e lasciare spazio a pensieri e sentimenti molto diversi da quelli che provate di solito? Ecco, la stabilità non è data da una conquista dell’Io definitiva quanto piuttosto da una personalità elastica e flessibile in grado di vivere le oscillazioni rimanendo globalmente se stessa.

Ma torniamo a noi, ovvero a come interagire con le persone instabili che fanno parte o incontriamo nella nostra vita e, soprattutto, se la persona in questione è un nostro superiore al lavoro. Innanzitutto capiamo chi sono.

Prima dice si, poi dice no (ad esempio, prima non ha alcun problema a concedervi le ferie richieste, dopodiché avanza problematiche incolpandovi della inopportunità della vostra richiesta); è allegro e poco dopo triste o scocciato senza un apparente motivo (ad esempio, passa dall’essere molto estroverso e friendly ad essere molto formale e quasi infastidito dalla vostra presenza) ; è “ipersensibile” a come si sente (e fa pesare questo alle persone che ha intorno rendendo difficile lo svolgimento delle attività lavorative); alterna frequentemente momenti di entusiasmo a momenti di profondo scoramento (ad esempio, può approvare e appoggiare un progetto/iniziativa per poi abbandonarlo perché ha improvvisamente perso l’entusiasmo a riguardo); fa fatica a mantenere stabile il giudizio sugli altri (oggi siete il più efficiente dei collaboratori, domani sarete sottoposti a controllo e sospetto sul vostro operato).

Se questo è un breve e abbastanza esaustivo identikit della persona instabile, è molto importante analizzare anche come ci si sente a frequentare queste persone e quali sono le conseguenze, prima di avanzare dei suggerimenti su come provare a reagire, rimanendo con il focus sul contesto lavorativo.

Queste persone, in molti casi, non sono consapevoli di avere questa problematica e non percepiscono minimamente le conseguenze del loro stato. Avere un superiore al lavoro con questa problematica, a lungo andare, può farci entrare in uno stato di allerta perché di fatto, non sappiamo mai in quale modalità ce lo troveremo davanti (oggi sarà di buon umore o no, sarà disponibile o no, sarà entusiasta o infastidito). Oltre a vivere in un costante stato di allerta e stress, queste persone alla fine ci porteranno a sentirci sviliti e inadeguati perché non capendo i motivi della loro instabilità, alla fine arriveremo a pensare di essere noi la causa delle loro oscillazioni.

Si, perché la persona instabile soprattutto nel contesto lavorativo, in genere, si manifesta in modo molto perentorio e intransigente, carica dello stato d’animo e delle esigenze del momento, che possono essere anche molto differenti rispetto a quelle di qualche ora prima, ed è facile per l’interlocutore sentirsi spiazzato, disorientato e inadeguato.

Ma una soluzione c’è, per non sentirsi continuamente come se stessimo camminando sulle uova e rendere la nostra permanenza a lavoro la più positiva possibile (se non possiamo prendere in considerazione l’opzione di cambiare lavoro, o cambiare capo!).

Di seguito ti propongo una serie di TIPS&TRICKS, ovvero suggerimenti da mettere in pratica per trattare con le persone instabili (a maggior ragione se è il tuo superiore a lavoro):

1) NON ASSECONDARE OGNI CAMBIO D’UMORE: quando si ha a che fare con persone instabili, è fondamentale non colludere con la loro instabilità, perché se il rapporto proseguirà nel tempo, la persona in questione si aspetterà sempre la vostra completa adesione e dedizione ai suoi cambiamenti improvvisi. Meglio rimanere neutri e salvaguardare il proprio benessere psicofisico.

2) RESISTI ALLE PROVOCAZIONI: le persone instabili e, soprattutto, un capo instabile, in genere tende ad essere molto provocatorio, soprattutto quando gli altri in questione non seguono le sue oscillazioni. Cercate di resistere con l’opportuno distacco, tenendo a mente che la cosa sarà transitoria.

3) Ultimo suggerimento, forse il più importante: GODITI I MOMENTI POSITIVI. Non lasciare che la precarietà rovini i tuoi successi e le tue giuste soddisfazioni. In altre parole, vivi nel presente.

Mettere in pratica questi suggerimenti, non solo ci renderà più semplice trattare con le persone instabili, ma cercherà di salvaguardare anche il nostro benessere psicofisico ed evitare di finire dentro al vortice, in cui la relazione con questo tipo di persone vorrebbe portarci.