Partita Iva non ti temo
By: dr.ssa Selena Tomei
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Partita Iva non ti temo
Come avviare serenamente un’attività di lavoro autonomo
Una delle paure più diffuse riportate nei colloqui riguardo chi intende iniziare una propria attività lavorativa in maniera autonoma, è l’angoscia della “partita iva” e in generale la paura di non farcela e di rimanere schiacciati dal sistema di tassazione che lo stato impone ai liberi professionisti e in generale ai lavoratori autonomi (questa vale anche per chi intende avviare un progetto di impresa). Anche le persone più motivate arrivano di fatto a tentennare nel momento in cui si arriva a prendere in mano la questione partita iva e tasse.
Senza dubbio il mondo del lavoro è profondamente cambiato e questo non solo per gli effetti della digitalizzazione che hanno di fatto stravolto lo scenario delle professionalità.
Se infatti fino a non molti anni fa, l’istituzione del posto fisso ovvero del contratto a tempo indeterminato rappresentava una solida realtà , nell’ultimo ventennio si sta via via sempre più sgretolando lasciando spazio a forme contrattuali sempre più fragili e scarsamente tutelative per il lavoratore.
Al contempo, per chi intende avviare un progetto di lavoro autonomo e addentrarsi nel mondo della libera professione, la partita iva (cosi come costituire un’impresa), rappresenta un’opzione concreta con tutti i suoi vantaggi e svantaggi (ma questo vale anche per le forme contrattuali di lavoro dipendente, ricordiamolo sempre! Avere un contratto non significa che sarà tutto rose e fiori o che le nostre preoccupazioni saranno finite!).
Senza dubbio, e questo è un fatto cristallino, lo stato non agevola minimamente i liberi professionisti e chi intende avviare un’impresa, imponendo adempimenti amministrativi, fiscali e previdenziali che fanno rabbrividire anche i più esperti e chi, di questi, ne ha fatto il proprio mestiere.
In questo articolo però, abbracciando una prospettiva positiva e, per dirla in altri termini, del bicchiere mezzo pieno, vorrei provare a darvi alcune tips utili per provare a gestire in maniera serena l’avvio alla libera professione e non farvi rovinare i vostri progetti da ansie, preoccupazioni e paura di non farcela.
1) E’ inutile sprecare le proprie energie per combattere e provare a cambiare situazioni che sono al di fuori del nostro controllo e che soprattutto non dipendono da noi; è senza dubbio molto più produttivo investirle per ottimizzare i nostri progetti. Questo non significa essere arrendevoli o non impegnarsi per battaglie sociali importanti, significa saper stabilire le proprie priorità.
2) Non prendere decisioni di pancia o fare scelte affrettate: quando si vuole avviare una attività o iniziare la libera professione meglio non seguire l’istinto ma affidarsi al parere e alle indicazioni di un esperto (magari un commercialista) che potrà orientarci sulla “soluzione fiscale” migliore per il nostro tipo di attività.
Ci sono infatti diversi regimi fiscali a cui poter aderire, in base all’età, al volume degli affari ed ogni attività ha le sue specificità (dovete scoprire, ad esempio, il vostro codice ATECO…molto utile a tal proposito il sito di riferimento di Infocamere).
Inoltre, ogni anno la Legge di Bilancio introduce tutta una serie di modifiche e cambiamenti sul tema fiscale, cambiamenti sui quali è fondamentale essere aggiornati (a tal proposito vi inserisco il link diretto alla nuova Legge di Bilancio con tutte le novità sul tema fiscale che riguardano anche le partite iva. E questo mi introduce il prossimo suggerimento.
3) Per vivere serenamente l’avvio alla libera professione è fondamentale essere sempre INFORMATI; quando non sapete che fare, al contrario, è normale che si presentino ansia e inquietudine. Fondamentale senza dubbio affidarsi ad un consulente , ma ancora più importante dobbiamo essere noi i primi ad essere informati su tutto quello che riguarda la nostra professione. Ci sono tantissimi contenitori sui quali è possibile informarsi e tenersi aggiornati in maniera assolutamente gratuita: ad esempio, io trovo che “informazionefiscale“ sia un sito molto completo e chiaro soprattutto per i non addetti ai lavori, inoltre è possibile iscriversi al servizio newsletter per essere aggiornati in tempo reale sulle novità più importanti in materia fiscale. Altro modo per aggiornarsi per chi, in particolare, appartiene ad un ordine professionale o ad una categoria professionale specifica, è riferirsi ai siti istituzionali del proprio ordine/categoria professionale che di solito presentano sempre una sezione dedicata alla parte fiscale/amministrativa.
Altra opzione, è il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate che negli anni ha, diciamo, migliorato la propria user experience diventando sempre più alla portata di tutti i suoi fruitori, anche i meno esperti.
Scegliete, dunque, la vostra modalità preferita ma informatevi!
4) L’ultimo suggerimento, probabilmente il più importante, è pianificare all’inizio di ogni anno tutte quelle che saranno le scadenze, gli adempimenti e i pagamenti che dovremmo andare a fare durante l’anno di lavoro. Il “poi lo farò” “poi ci penserò” non funziona soprattutto se avrete una bella mole di lavoro da gestire (e vi auguro che sia cosi). Pianificare tutte le scadenze e gli appuntamenti importanti è fondamentale per non trovarsi male nel bel mezzo dell’attività lavorativa, quando il non aver programmato nulla, ci lascerà la sensazione che tutto ci stia crollando addosso e di essere oberati. Meglio evitare queste spiacevoli sensazioni, facendosi trovare pronti e preparati.
Anche per questo possiamo affidarci a tantissimi strumenti, efficaci e altrettanto gratuiti: ad esempio, la funzione calendario collegata alla mail di Outlook, trovo che sia efficacissima, in quanto ti permette di pianificare appuntamenti e impegni e diversificarli sia in base alla categoria, che possiamo creare noi(lavoro, tasse, amici, vacanze etc.) sia a livello grafico attribuendo colori diversi ad ogni categoria, in modo tale da avere “a colpo d’occhio” quella che è la nostra programmazione.
Potrebbero esserci tantissimi altri suggerimenti utili da poter condividere, l’ultimo è quello prendere tutti gli strumenti per voi utili, tutte le best practices e trovare la vostra strada, costruire la vostra strategia che vi aiuterà ad essere dei professionisti efficaci ed unici.