Cosa mettere nella propria cassetta degli attrezzi?

Cosa mettere nella propria cassetta degli attrezzi?

Una nota citazione di Maslow, resa popolare da Bill Gates recita “Se hai solo un martello, qualunque problema ti troverai ad affrontare ti sembrerà un chiodo”.

Di fronte a scenari lavorativi in continuo cambiamento ed evoluzione, abbiamo bisogno di una cassetta degli attrezzi che sia ricca e variegata di tecniche, abilità, strategie e competenze adatte a gestire tali scenari, prendendo in prestito una definizione cara al grande Bauman, “fluidi”. 

Le capacità, abilità e conoscenze tecniche non sono tutto, ma senza dubbio rappresentano tanto: pensiamo ad esempio se andassimo da un medico, piuttosto che ad un corso di formazione e ci venissero fornite informazioni approssimative e prive di qualsiasi certezza o fondamento. Non possiamo fare a meno delle conoscenze e capacità tecniche, ma ad oggi essere dei professionisti competenti significa altro. 

Significa altro perché il know-how tecnico tendiamo a darle per scontate e quello che attualmente viene ricercato dal mercato del lavoro è qualcosa di più, competenze in grado di fare la differenza e di contribuire in maniera creativa ed innovativa al sistema produttivo ed economico. 

Queste abilità cosi desiderate e desiderabili nei professionisti di oggi vengono conosciute e identificate come soft skills, le uniche competenze davvero in grado di fare la differenza e in grado di rendere competitive e attraenti qualsiasi competenza tecnica presentata. 

Imprese, aziende, recruiters, e head hunter sono alla continua ricerca di queste abilità e capacità personali nei vari candidati.

Queste abilità e capacità che fanno riferimento al “saper essere” di ciascun individuo non possono non essere inserite nella propria cassetta degli attrezzi se vogliamo aumentare in qualche modo il nostro livello di occupabilità.

Allo stesso modo sono sempre più diffuse classifiche e  report che ci informano su quelle che sono le competenze chiave ricercate dalle imprese e dalle aziende, e quindi, quelle che dovremmo acquisire (per ulteriori approfondimenti dai un’occhiata ad un recente articolo dedicato all’argomento).

Ma quali sono, quindi, le competenze di base che tutti dovremmo possedere in quanto essenziali sia per poter accedere in qualsiasi forma e ruolo al mondo del lavoro e che consentano allo stesso tempo l’acquisizione di competenze successive, sia a livello personale, in quanto necessarie a gestire efficacemente la propria vita quotidiana ponendosi degli obiettivi e agendo in maniera tale da raggiungerli?

Come cercare una definizione condivisa ed univoca di competenza è una impresa abbastanza ardua, la stessa difficoltà la riscontriamo per definire questo pool di competenze di base essenziali. 

Un tentativo di classificazione autorevole di queste competenze di base è stato realizzato da Fabbri (2012) che divide le competenze di base i ambito professionale (ma ovviamente valide anche negli altri ambiti della nostra vita) in quattro principali raggruppamenti:

  1. COMPETENZE COGNITIVE – INTELLETTUALI
  • PROBLEM-SOLVING è la capacità di analizzare ed interpretare gli elementi utili all’identificazione a all’applicazione di efficaci soluzioni anche in situazioni problematiche. Si distingue in capacità di analisi di un problema, scomponendolo in segmenti essenziali che risultino tuttavia collegati da connessioni logiche; capacità di sintesi degli elementi importanti emersi dall’analisi del problema arrivando alla proposta di soluzioni fattibili.
  • INNOVATIVITA’ si riferisce all’approccio ai problemi caratterizzato da libertà nel comporre in modo diverso dati di natura omogenea e dalla ricerca ed elaborazione di idee innovative e soluzioni originali. E’ la capacità di operare intellettualmente, a fronte di vincoli dati, in modo da saper compiere una “ristrutturazione del campo”, che consenta di esplorare nuove possibilità logiche nella soluzione del problema.
  • RACCOLTA ED ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI è la curiosità nell’avere le informazioni esatte per definire un problema, individuare nuove idee progettuali, migliorare sistemi gestionali in atto….
  • CAPACITA’ TECNICHE-PROFESSIONALI si riferiscono alla padronanza d’un corpo di conoscenze (nel caso specifico relative al percorso universitario), ed implicano la capacità di utilizzare e trasferire le conoscenze teoriche e metodologiche più appropriate alle diverse situazioni di lavoro.

2. COMPETENZE DI REALIZZAZIONE – GESTIONALI

  • ORIENTAMENTO AI RISULTATI è l’interesse a lavorare bene e a misurarsi con standard d’eccellenza; lo standard può essere soggettivo come impegno costante a migliorare la propria performance, oggettivo come impegno a raggiungere gli obiettivi assegnati nei tempi prestabiliti. E’ la capacità di porsi in modo realistico delle mete ed attivarsi con consapevolezza nel perseguirle.
  • SPIRITO DI INIZIATIVA è la predisposizione ad agire. Iniziativa è fare più di quanto sia richiesto dalla mansione o dalle aspettative inerenti il ruolo occupato, allo scopo di migliorare o perfezionare i risultati della mansione, o di evitare problemi, o di trovare o creare nuove opportunità. Può essere definita come proattività.
  • STESURA DI RAPPORTI E RELAZIONI è la capacità di esprimersi in forma scritta, strutturando l’esposizione secondo un impostazione logica che focalizzi i punti essenziali, che dia evidenza dello stato di avanzamento lavori, del grado di raggiungimento obiettivi, dello stato di fatto di particolari temi – situazioni.
  • CONTROLLO OPERATIVO è la capacità di controllare lo stato di avanzamento di un progetto in confronto alle scadenze; verificare la completezza dei dati, evidenziare eventuali carenze o punti di debolezza e attivarsi per mantenere ordine nei sistemi stabiliti.
  • FLESSIBILITA’ OPERATIVA è la capacità di saper applicare le regole-procedure in modo flessibile tenendo conto della peculiarità della situazione, per poter raggiungere un obiettivo di più vasta portata.

3. COMPETENZE RELAZIONALI 

  • DISPONIBILITA’ AI RAPPORTI INTERPERSONALI implica il desiderio di capire gli altri; è la capacità di ascoltare attentamente e di capire e rispondere ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri anche se non manifestati o parzialmente espressi. La sensibilità interpersonale è alla base della capacità comunicativa e si manifesta attraverso la comprensione delle cause degli atteggiamenti e dei modelli di comportamento o dei problemi degli altri e quindi attraverso la capacità di rispondervi adeguatamente.
  • COMUNICAZIONE VERBALE è la capacità di esprimere con chiarezza ed efficacia il proprio pensiero. E’ fondamento della capacità di persuasività e influenza, intesa come desiderio di avere un’influenza o un effetto specifico sugli altri, in modo da convincerli del valore delle proprie idee, proposte, motivazioni. E’ inoltre fondamento della capacità di negoziazione, intesa come abilità ad orientare, stimolare individui o gruppi nel risolvere i conflitti e/o ricercare soluzioni di reciproco interesse.
  • LAVORO IN GRUPPO implica il desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri, di essere parte di un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione. E’ la capacità dell’individuo di stabilire dei contatti con altri soggetti onde pervenire a dei risultati che vanno oltre la somma dei contributi dei singoli membri, in quanto scaturiscono da un reciproco influenzamento di opinioni.
  • ORIENTAMENTO AL CLIENTE implica il desiderio di aiutare o servire gli altri, di soddisfare i loro bisogni. Significa concentrare i propri sforzi sulla ricerca e la soddisfazione dei bisogni del cliente.

4. COMPETENZE DI EFFICACIA PERSONALE

  • AUTOCONTROLLO è la capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di evitare comportamenti negativi di fronte all’opposizione ed alla ostilità degli altri o in situazioni di lavoro emotive stressanti.
  • FIDUCIA IN SE’ è la convinzione di poter assolvere un compito, di assumere decisioni o di convincere gli altri in qualunque situazione, anche critica, o di reagire costruttivamente agli insuccessi (riferimento alla percezione di auto efficacia personale nell’ambito lavorativo)
  • FLESSIBILITA’ è la capacità e la volontà di adattarsi e di lavorare efficacemente in un’ampia gamma di situazioni o con persone e gruppi diversi; la capacità di comprendere ed apprezzare i punti di vista differenti od opposti ai propri, di adattarsi alle nuove situazioni e di cambiare od accettare facilmente i cambiamenti dell’organizzazione o dei compiti della mansione.
  •  IMPEGNO VERSO L’ORGANIZZAZIONE è la capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità e agli obiettivi della propria organizzazione. Tale impegno richiede una consapevolezza organizzativa, intesa come capacità di comprendere le principali finalità e linee di sviluppo dell’organizzazione, oltre che le relazioni di potere.

Con questa classificazione ci avviciniamo sempre di più alla definizione delle competenze trasversali e soft skills: nei prossimi articoli cercheremo di analizzare i contributi della letteratura sull’argomento e cercare di raggruppare e definire le soft skills più ricercate attualmente e quindi da inserire nella nostra cassetta degli attrezzi.

Fonte: Fabbri, (2012). Dizionario delle principali competenze trasversali professionali, testo reperibile su www.unife.it