Non ho il controllo della mia vita!

Non ho il controllo della mia vita!

Come la percezione di non avere controllo può incrementare il tuo malessere

Ognuno di noi ha un’ampia gamma di preoccupazioni: la salute, i figli, i problemi sul lavoro, i problemi ambientali, la crisi economica, i conflitti internazionali…

 E potrei aggiungere tante e tante altre cose, perché è potenzialmente infinita la lista delle cose che ci potrebbero far preoccupare.

Se per giunta non riesci a trovare delle soluzioni efficaci per affrontare queste preoccupazioni, se arrivi a convincerti di non poter fare nulla per risolvere i tuoi problemi, questo potrebbe portarti a farti perdere il controllo sulla tua vita, facendo di fatto peggiorare la tua condizione di stress negativo.

Questa sensazione di perdita di controllo è una delle principali cause di stress negativo e mancanza di benessere nella vita di tutti i giorni.

Questo perché la percezione di avere il controllo sulla propria vita, sugli esiti delle proprie azioni, è qualcosa di necessario e rafforzante per stare bene ed è una parte cruciale per trovare delle soluzioni alle proprie preoccupazioni che siano efficaci e che ci soddisfino.

Vorrei però portare la tua attenzione sul modo in cui concentri il tuo tempo e le tue energie per affrontare i problemi e le preoccupazioni della tua vita e per questo vorrei proporti di prendere in considerazione una diversa prospettiva.

Quello che ti chiedo di fare è elencare tutte le tue preoccupazioni su un foglio: a colpo d’occhio ti renderai subito conto che ci sono cose su cui NON puoi esercitare un controllo diretto (ad esempio, il comportamento degli altri a lavoro) e altre, invece, sulle quali potrai intervenire (ad esempio, la tua reazione al comportamento degli altri, il tuo comportamento nei confronti degli altri…).

Ti chiedo, a questo punto, sulla base della valutazione che avrai effettuato di dividere la lista in due raggruppamenti, che Stephen Covey definisce rispettivamente:

  1. La SFERA DI COINVOLGIMENTO, ovvero tutte le cose su cui non possiamo avere un controllo diretto
  2. LA SFERA DI INFLUENZA, ovvero tutte le cose su cui possiamo intervenire attraverso il nostro agire diretto

A questo punto, in quale delle due sfere impieghi la maggior parte del tuo tempo e delle tue energie?

Se sono le preoccupazioni contenute nella sfera di coinvolgimento ad assorbire tutto il tuo tempo, tutte le tue energie, a coinvolgerti emotivamente, questo potrebbe portare ad una esacerbazione del senso di frustrazione ed impotenza, a danno anche di tutto quello che potresti fare per intervenire direttamente (ed efficacemente!) nella tua sfera di influenza.

In altre parole, finché sei occupato la maggior parte del tempo dentro la tua sfera di coinvolgimento, dai modo agli elementi contenuti al suo interno di controllarti (ad esempio, nel contesto lavorativo le reazioni “negative” degli altri nei tuoi confronti andranno ad aumentare la tua preoccupazione, il tuo senso di inadeguatezza e quindi di malessere…).

Concentrare, al contrario, i tuoi sforzi, le tue energie, dentro la tua sfera di influenza, ovvero su ciò che puoi trasformare attraverso il tuo agire, ti consentirà di intervenire indirettamente anche sulle condizioni esterne che non puoi controllare.

Ed è veramente incoraggiante e trasformativo rendersi conto che, scegliendo, cambiando la nostra reazione verso una determinata circostanza/situazione, noi possiamo esercitare un forte influsso anche sulla circostanza stessa.

Ricordati che sei sempre nella condizione di compiere un primo passo.

Bibliografia di approfondimento

Covey S. (2014), Le 7 regole per avere successo, Franco Angeli, Milano


Civitavecchia (Rm) e online