Il benessere è una palestra da frequentare quotidianamente

Il benessere è una palestra da frequentare quotidianamente

Il benessere è presenza!

Ormai anche l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha superato nelle sue definizioni il preistorico concetto di salute, caro al modello biomedico, inteso come “assenza di malattia”, abbracciando una definizione sistemica, attiva e dinamica di salute, intesa come qualcosa che si crea e ricrea costantemente e soprattutto, dove noi giochiamo un ruolo attivo.

Adottando un modello bio-psico-sociale, possiamo oggi intendere la salute e il benessere come il risultato di vere e proprie costruzioni sociali, date dall’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali .

Benessere dunque inteso soprattutto come PRESENZA, non solo come ASSENZA di condizioni di malessere.


Quali implicazioni utili di questo spostamento di prospettiva?

–  Il benessere è un’esperienza personale: ogni persona ha la propria percezione personale, unica e irripetibile di ciò che la nutre di energie e di ciò che, al contrario, la depriva.
Questo significa che possiamo imparare ad amplificare e replicare tutto ciò che ci crea ben-essere e ridurre tutto ciò che lo diminuisce.

– Da un punto di vista squisitamente psicologico, inoltre, se intendiamo un problema come una serie di pensieri, emozioni e comportamenti che creano un disagio e una sofferenza alla persona – determinando quindi una condizione di malessere- è possibile intendere allo stesso modo il benessere.

Quali sono allora le emozioni, i pensieri e i comportamenti che agiamo quando stiamo bene?

Quando mi capita di chiedere a qualcuno: da cosa ti accorgi di stare bene? Generalmente la risposta inizia sempre con il “non” ovvero riportando l’attenzione sull’assenza di condizioni di malessere e disagio, piuttosto che su ciò che crea la condizione di benessere:
…non ho l’ansia….e cosa provi se non hai l’ansia?
….non ho pensieri negativi…. e quali sono i pensieri che ci sono?
…non mi chiudo in casa….e cosa fai se non ti chiudi in casa?

Il lavoro psicologico, in chiave di sviluppo e promozione, può essere un valido strumento per aiutare la persona a mettere a fuoco tutti quei comportamenti, pensieri ed emozioni che creano benessere e ad allenarli attivamente come risorse fondamentali.

Il benessere non è qualcosa che c’è o non c’è, ma è qualcosa che possiamo, anzi dobbiamo, allenare.

E’ una palestra da frequentare quotidianamente.
Il benessere è anche e soprattutto presenza, non solo assenza di malessere.

Civitavecchia (Rm) e online